LA NOSTRA N.E.LT...

... Ovvero: Nutrizione Enterale Chetogenica del dott. Terzi in Lecce

    Il nostro servizio si avvale normalmente, per ragioni di praticità, di una "base" nutrizionale rappresentata da un preparato proteico commerciale in buste singolarmente sigillate ("AMIN 21-K", dalle 3 alle 5 buste al giorno -secondo peso e sesso-, sciolte in 2 litri di acqua), ma ne esistono anche altri, in flaconi da 500 grammi, un po' meno "onerosi" dal punto di vista economico, ma anche leggermente meno pratici nell'utilizzo (del tipo "K-PROTEIN 500": 4-6 misurini rasi da 10 grammi, al dì, sempre sciolti i 2 litri d'acqua). Il teorico fabbisogno alimentare quotidiano di proteine nobili varia tra i 90 e i 140 grammi circa (al variare di sesso e taglia corporea): come si vede, noi forniamo volutamente un quantitativo di proteine, nell'arco della giornata, che è di circa il 30% inferiore a quello teorico per il soggetto, e questo per non sovraccaricare oltre misura il sistema emuntorio renale con un eccesso di scorie azotate di provenienza proteica. Il relativo deficit proteico alimentare giustificherà quella piccola perdita di massa magra di cui si parlava all'inizio, costo che vogliamo accettare proprio a salvaguardia degli organi renali. Per il resto, si tratta di una metodologia di trattamento che, per sue intrinseche caratteristiche, e per la durata limitata nel tempo che le diamo, gode di amplissimi margini di sicurezza. Non è assolutamente dannoso per fegato, cuore, reni, midollo osseo (come qualcuno pure ha preteso di dire). L'applicazione del sondino naso-gastrico da parte del medico dura pochi secondi, è indolore, può provocare al massimo un inizialissimo senso di nausea; la sensazione di "corpo estraneo in gola", la ipersecrezione nasale, la (incostante) lacrimazione dureranno per un po' di ore al massimo, poi scompariranno. La sensazione di fame potrà farsi sentire prepotente per le prime 24 ore, o poco più, e poi si attenuerà con rapida progressione, sino a scomparire del tutto, parallelamente al cessare dei picchi di insulina (non c'è più glucosio in eccesso, a stimolarli!!) e al contestuale elevarsi dei chetoni nel sangue (quelli che nelle urine verranno rilevati per il tramite delle striscette del "KETUR-TEST", misurazione che dovrà farsi ogni mattina, e che, a partire dalle 48 ore dopo l'inizio del ciclo, dovrebbe stabilizzarsi tra "+" e "+++", a seconda della quantità di acqua bevuta nel corso della giornata): se proprio non si riesce a dominarla, e come extrema ratio per contrastarla, durante la sola prima giornata sarà consentito assumere un po' di lattuga cruda o qualche isolata fetta di bresaola, nella quantità di 50 grammi al massimo, in tutto. L'alitosi da acetone potrà essere attenuata da frequenti bevute di acqua fredda -sorseggiata!!!-, e contrastata da frequenti spazzolate dei denti, e/o dal masticare qualche cheving-gum senza zucchero (attenzione allo xilitolo: se presente, se ne dovrà moderare la quantità nella giornata a non più di 2 o 3). Acqua (anche gasata, ma comunque, ribadiamo, possibilmente da sorseggiare molto fredda, meglio con del ghiaccio abbondante da far sciogliere lentamente in bocca) potrà (anzi, dovrebbe assolutamente, viste le sue capacità -specie se è del tipo oligominerale- naturalmente depurative) essere assunta a volontà, e così anche altri liquidi non zuccherati (thè, caffè, camomilla, etc.), che si potranno consumare secondo gusti e abitudini individuali. Non scompare, invece, la "voglia psicologica" di mangiare, al pensiero di cibi appetitosi, e mancherà la sensazione conviviale che dà la compagnia a tavola: è del tutto normale, non è fame, e per contrastarne gli effetti sarà bene evitare, per quanto possibile, occasioni di "tentazione". La metodica, come detto, possiede ampi margini di sicurezza, non è nè pericolosa, nè dannosa, e contrasta anche, in parte, la ritenzione di liquidi che, insieme col grasso sottocutaneo, è responsabile degli accumuli visibili di quell'entità che è comunemente conosciuta come "cellulite". Se è stata ben condotta consente di perdere tra il 7% e il 10% del peso iniziale, con guadagni ponderali in negativo tanto più evidenti quanto maggiore sarà stata la massa grassa iniziale, e quanto maggiore si sarà rivelato l'impegno "collaborativo" individuale (consigliamo, infatti, di passeggiare di buon passo almeno per 30 minuti al dì durante il trattamento, e anche dopo la sua conclusione, nonchè di sorseggiare buone quantità di acqua fredda, e di succhiare spesso del ghiaccio, durate la giornata). Il singolo ciclo dura 10 giorni: durate superiori sarebbero inutili, in quanto il metabolismo organico si adatta progressivamente al nuovo regime, riducendo in parte i consumi energetici basali: risultato di tale effetto della NELT sarà, insieme, una sensazione di "freddo" cutaneo, e una drastica riduzione delle perdite giornaliere di peso (l'organismo brucia meno energia, per cercare, fisiologicamente, di preservare quella che gli rimane). Questa la ragione per la quale, per massimizzare i risultati e minimizzare il disagio, ove un solo ciclo di 10 giorni non bastasse, è preferibile farne più di uno, con intervallo di 10-20 giorni tra il precedente e il successivo: non è previsto, in teoria, un numero massimo di cicli (normalmente da 1 a 5-6, da caso a caso). E' una metodica alla portata di tutti, e a (quasi) tutti adatta: il medico si riserva la facoltà di filtrare eventuali accessi alla NELT, per preliminare presa visione della scheda anamnestica (foglio a parte) compilata dal paziente, degli esami sierologici presentati, delle risultanze di un esame clinico che praticheremo al momento dell'accesso (rilievo di peso, altezza, impedenzometria corporea, ascoltazione cardiaca, misurazione della pressione arteriosa, raccolta anamnestica, essenzialmente). In linea di massima, ci riserviamo di inibire l'accesso alla procedura a soggetti diabetici in esclusivo trattamento insulinico, soggetti allergici alle proteine del latte vaccino (gli intolleranti al lattosio saranno invece ammessi) e/o al lattice di gomma, cardiopatici ed epato-patici gravi, nefropatici conclamati, affetti da patologie gravi del midollo osseo e/o del sistema linfoghiandolare, gravide, soggetti di minore età (per i ragazzi sani in forte sovrappeso, che abbiano superato i 15-16 anni di età, che siano fortemente motivati dal punto di vista psicologico, e per i quali i genitori siano chiaramente d'accordo, si potrà stabilire il "se" e il "quando" nel corso del colloquio preliminare con il medico). Durante il ciclo sarà permessa qualunque usuale attività, nei limiti di un "normale" impegno fisico: si potrà lavorare, studiare, condurre l'auto (possibilmente per non lunghi tratti, tuttavia, per le ragioni che si diranno), passeggiare a lungo. Sarà bene, però, evitare attività muscolare strutturata, e qualunque impegno fortemente affaticante dal punto di vista fisico (manca, ai muscoli, lo zucchero necessario per lavorare a dovere, specie per quelle attività che richiedano sforzi violenti e limitati nel tempo, quelli che prevedano l'attivazione delle fibre striate anaerobie). La capacità di concentrazione mentale apparirà un po' rallentata nel corso dei primissimi giorni, ma dovrebbe tornare prossima ai livelli precedenti a partire dal 3°-4° giorno del ciclo.

    Insieme con la scheda anamnestica (a cui sarà allegata la liberatoria per il trattamento dei dati personali e sanitari, indispensabile per poterci consentire di archiviare in modo sicuro i dati fornitici dai pazienti da trattare), preliminarmente alla 1^ visita dovranno essere forniti ai responsabili del servizio i seguenti esami (per prelievi sierologici comunque non più vecchi di 3 mesi):

   - 1) "Obbligatori": Emocromo con formula e piastrine, glicemia, creatininemia, azotemia, uricemia, SGOT-SGPT, siero-elettroforesi, esame urine, TSH-FT3-FT4 (questi ultimi teoricamente non indispensabili, ma comunque caldamente raccomandati nelle donne "over 40": una delle cause più frequenti di fallimento parziale della N.E.LT. è rappresentato da un ipotiroidismo latente, sub-clinico, particolarmente frequente in donne di età perimenopausale);

   - 2) "Consigliati" (sono esami utili al paziente per conoscere le sue stesse condizioni cliniche; più che per poter avere accesso alla NELT, serviranno per un monitoraggio nel tempo di alcuni degli auspicati effetti metabolici positivi della NELT stessa, e dell'eventuale dieta associata di cui si dirà subito dopo): Colesterolemia, HDL-LDL, trigliceridemia, sangue occulto fecale, ferro, ferritina, transferrina, bilirubina, vitamina D3, insulinemia, HbA1c.

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    Che, tra tanti soloni, il buon saggio, il generoso, il salace don Gino Bartali, facile profeta, avesse proprio lui ragione prima del tempo?

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    I singoli cicli della nostra N.E.C. hanno sempre la durata di 10 giorni. Se il sondino viene applicato al mattino (vale a dire prima dell'ora di pranzo), il giorno di applicazione sarà conteggiato come primo giorno del ciclo; se il sondino viene applicato nel pomeriggio, il primo giorno del ciclo sarà considerato quello successivo.

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